Quando sono partita, sapevo che durante questo percorso di sei mesi mi sarei principalmente occupata di bambini. Bambini georgiani che purtroppo non avevano avuto una vita facile tanto quanto l’avevo avuta io. Sapevo che avrei vissuto con una parte di questi bambini, nella casa famiglia di Alessandra e Ino, e che ne avrei aiutata un’altra, composta da bambini bisognosi di Batumi, principalmente quelli che vivevano nella baraccopoli situata alla periferia della città.